L'ELISIR D'AMORE

Il ‘melodramma giocoso’ prende vita ai giorni nostri in un'atmosfera di surreale convivenza cittadina. Tra estasi e comicità, sogno e inganno, il grande ingranaggio del destino si presenterà sotto le sembianze di un salvifico liquore.

NOTE DI REGIA 

“Il ‘melodramma giocoso’ di Donizetti racconta di un amore non corrisposto e del percorso  di due giovani verso la liberazione dai condizionamenti sociali. ‘L’elisir d’amore’ è un’opera ‘pop’, che diverte ma, allo stesso tempo, rappresenta la lotta interiore tra il bisogno di affermare se stessi e la tentazione di compiacere il prossimo.

L’azione prende vita ai nostri giorni, in un parco cittadino, durante un soleggiato weekend.

Un’umanità variegata ed esuberante si contende lo spazio comune del parco alla ricerca disperata di svago e di un posto speciale nel mondo. La coralità dell’opera è una costante: ogni evento o azione dei protagonisti viene osservato, commentato e partecipato da parte del coro, con ironia e cinismo.

Il chiosco ‘La piAdina’ è al centro della vita del parco: vediamo Nemorino e Giannetta nelle vesti di dipendenti di Adina, la vera diva del parco, una giovane seducente che attira l’attenzione degli uomini, come pure i pettegolezzi e le invidie delle donne.

Due pulsioni elementari muovono i personaggi de ‘L’elisir d’amore’: la sete di potere e la ricerca del divertimento. L’amore non contraccambiato ed il fascino per la vita militare spingono Nemorino ad arruolarsi nell’esercito di Belcore, suo rivale in amore, per poter acquistare l’elisir. Adina, dal canto suo, rifiuta di mostrarsi vulnerabile di fronte all’amore, illudendo prima se stessa e poi il resto del mondo.

Si rappresenta, quindi, un mondo in cui l’essere vincenti è la maschera necessaria per essere amati e rispettati. Intanto, la società vive con disagio la gestione degli spazi comuni. Il conflitto sembra l’unica soluzione per un’intera comunità che, in una comica escalation di piccole sopraffazioni quotidiane, trova unità di intenti in rare occasioni: o coalizzandosi contro il perdente, capro espiatorio di turno, o sotto l’effetto estasiante del magico elisir.

Dulcamara è il catalizzatore dell’azione; compare accompagnato da aiutanti frizzanti e circensi esaltati. Tutti sono inebriati dall’elisir, sperimentano i picchi di euforia e i conseguenti down, causati dalla magica polverina idrosolubile. Il frizzantissimo elisir d’amore è una smart drug, un farmaco intelligente, stimolatore di serotonina, che potenzia pericolosamente le facoltà mentali e sociali, infonde benessere e disinibisce i sensi. L’intera comunità del parco s’illude dell’effetto miracoloso dell’elisir, che, combinato con fiumi di alcol, sembra essere l’unica soluzione per il quieto vivere.

In questa atmosfera di surreale convivenza cittadina, esplodono l’emozione di un giovane innamorato, l’entusiasmo e lo smarrimento dei protagonisti, la derisione dei cittadini e l’inganno di un buffo ciarlatano. Il grande ingranaggio del destino coinvolgerà tutti gli inquilini del parco grazie all’avvento del salvifico elisir”.

Ulduz Ashraf Gandomi